Saturday, March 7, 2009
Rome Film Festival: UN MATRIMONIO all'inglese
"Easy Virtue" premiered in Italy at the Rome Film Festival under the title "UN MATRIMONIO all'inglese". There were several reviews during the festival from Reuters - in particular this one, which said; "ROME (Reuters Life!) - "Easy Virtue," a bubbly comedy based on Noel Coward's play about English high society in the 1920s, has emerged as a hot favorite to win the best film award at the Rome festival, which winds up on Friday.
Italian daily Corriere della Sera called the film, a British production directed by Australian Stephan Elliott, "a little gem" and gave it 3-1/2 stars out of four -- its highest marks for a movie screening in the main 20-title competition.
La Repubblica newspaper also tipped the film as a winner for its witty dialogues, praising actress Jessica Biel's performance as a glamorous and free-spirited American woman storming into the lives on an old-fashioned English aristocratic family."
It opened wide to rave reviews - the most spectacular of which was in La Repubblica on the 9th of January 2009. Now, my Italian is not nearly good enough to translate - so you'll have to take my word on this: It's very, very good.
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NELLE SALE / Dopo il successo al Festival di Roma, arriva la commedia "Un matrimonio all'inglese": protagonista, una Biel più scatenata che mai... Jessica la sexy emigra in Inghilterra tra gag, humor e risate intelligenti
di CLAUDIA MORGOGLIONE
UN MATRIMONIO all'inglese è una bella cura cinematografica contro il malumore, la depressione, le brutte notizie che arrivano dal mondo. Perché è brillante, divertente, ricco di gag, di intelligenza, di humor, di personaggi irresistibilmente simpatici. A partire dalla protagonista, Larita, oggetto del desiderio di tutti i maschi del film e causa di scompiglio in un sonnacchioso villaggio inglese a causa del suo matrimonio con un nobile rampollo del luogo. E a incarnarla, in tutto il suo sex appeal, è la diva americana Jessica Biel. Che qui, forse per la prima volta, mostra di essere non solo bella, ma anche brava.
Ambientato all'inizio dei ruggenti anni Trenta, in una campagna britannica immobile eppure affascinante, il film - diretto da Stephan Elliot, noto soprattutto per il cult Priscilla la regina del deserto - prende le mosse proprio dal ritorno a casa del giovane e ingenuo John Whittaker (Ben Barnes) nella residenza di famiglia. In cui imperversa la sua insopportabile madre (Kristin Scott Thomas), mentre il padre (Colin Firth) sembra relegato a un ruolo marginale. Il problema è che il giovane non si presenta da solo, ma con una moglie nuova di zecca: Larita, appunto. Misteriosa ragazza americana, reduce da una gara automobolistica, anticonformista e insofferente alle regole. Tutte caratteristiche che la fanno odiare dal primo istante dalla suocera, che scatena contro di lei una guerra senza esclusione di colpi. E dalle conseguenze imprevedibili.
Una vicenda raccontata con un senso dell'umorismo, del dialogo intelligente e ironico, come raramente si vede al cinema. E che, del resto, ha origini nobili: il film è tratto infatti da una piéce giovanile del commediografo inglese Noel Coward. Già trasposta sullo schermo, in gioventù, da Alfred Hitchcock. Ma il regista ha negato che la sua opera, malgrado la sua accuratissima ambientazione d'epoca, possa essere considerata in qualche modo datata: "Non volevo girare una pellicola in costume - ha dichiarato - ma un film moderno, per un pubblico moderno". Un risultato raggiunto, almeno a giudicare dagli applausi ricevuti durante l'ultimo Festival di Roma.
Quanto alla Biel, si tratta di una interpretazione a tutto tondo, che la lancia alla grande come attrice. E lei ne è consapevole: "Come interprete ho trovato molto eccitante il personaggio di Larita - ha detto - perché la capivo. Anche se io nella realtà sono più dolce: proprio per questo, è stata una bella sfida".